Forte Pastrengo
Il paese di Forte Pastrengo si trova nell’entroterra del Lago di Garda, tra le colline di origine glaciale, caratterizzate da vigneti, uliveti e alberi da frutto che si alternano ai cipressi. Il suo clima mite ha sempre favorito le attività agricole e di pastorizio, ed ha dato origine anche a numerose fortificazioni e castelli medievali sparsi nel territorio.
Il 30 aprile 1848, durante la Prima Guerra d’Indipendenza Italiana, si combatté lo scontro di Pastrengo Forte, tra le forze dell’esercito piemontese e quelle della monarchia austriaca. La battaglia segnò una svolta nella lotta contro il dominio austriaco nell’Italia settentrionale e costituì un momento cruciale per l’intero movimento risorgimentale.
Alla fine di marzo Kray aveva schierato la maggior parte delle sue truppe in una posizione difensiva lungo l’Adige con due ponti di barche che collegavano la destra e il centro austriaco (appena a est di Lagnago). L’ala sinistra era coperta da una forza di 23.000 uomini in tre divisioni al comando del generale Moreau che potevano essere utilizzati per attaccare Verona.
Radetzky sperava ancora di conquistare una fortezza nel Quadrilatero ma le sue speranze furono deluse dalle brillanti vittorie ottenute da Carlo Alberto a Goito e a Pastrengo. Decise di ritirarsi e attendere rinforzi dal nord.
L’evento di Pastrengo costituì uno dei momenti più importanti della storia dell’Arma dei Carabinieri e fu un episodio che si sarebbe ripetuto più volte nel corso del processo di unificazione italiana. Si è trattato di una dimostrazione della straordinaria capacità dei carabinieri di infiltrare, disarmare e sconfiggere un gruppo di terroristi e criminali armati che agivano su istruzioni degli ufficiali della brigata Pastrengo.